La posizione di guida
Nella marcia in fuoristrada si hanno notevoli sollecitazioni e la posizione di guida è molto importante.
La pedaliera
Generalmente è poco curata dai costruttori, invece la sua ottimizzazione è importante al fine di effettuare rapidamente ed in modo corretto le manovre e di ridurre l'affaticamento o l'indolenzimento delle gambe.
I pedali devono essere posizionati sulla stessa linea in modo da permettere ad entrambi i piedi di spostarsi agevolmente; sempre sulla stessa linea deve essere previsto un appoggio per il piede sinistro, con la funzione sia di appoggio che di puntamento in caso di sobbalzi, salti, ecc.
Una pedaliera così concepita agevola la manovra a due piedi ed il punta-tacco.
La distanza fra i pedali deve consentire l'uso di calzature pesanti e scarponi; la superficie dei pedali deve offrire una buona presa anche con le calzature infangate.
Non avendo a disposizione soluzioni migliori, bisogna accontentarsi dei normali rivestimenti in gomma ma vanno sostituiti prima che siano lisci per l'usura; validi anche i rivestimenti in alluminio mandorlato e traforato che si usano sulle vetture sportive.
Il sedile
La seduta deve avere una profondità che consenta di sorreggere i 2/3 dei femori; lo schienale deve avere un profilo ergonomico che sostenga la schiena secondo le sue curve fisiologiche, regolato in posizione quasi verticale (da evitare la posizione sdraiata, perchè le numerose sollecitazioni sono meglio assorbite dalla colonna vertebrale se in posizione eretta); è indispensabile l'uso del poggia testa.
Il sedile deve garantire una buona tenuta laterale del bacino mediante profili contenitivi sui fianchi.
L'altezza della seduta deve garantire visibilità, i pedali, il volante e la leva del cambio si devono poter azionare senza doversi allungare e staccare la schiena o le spalle dal sedile; ottimali sono i sedili da competizione.
Il volante
Normalmente il volante di serie assolve egregiamente le esigenze della guida in fuoristrada e si sconsiglia di sostituirlo con uno di minor diametro (vietato dal C.d.S. se il veicolo non è dotato di servosterzo).
Il diametro è normalmente di 38-42cm., l'impugnatura 2-3cm.; importante è la superficie di rivestimento che deve garantire una buona presa anche con mani bagnate o guanti; va impugnato con le braccia semiflesse, i pollici vanno tenuti all'esterno della corona, assolutamente vietati i pomoli da carrellista; la sterzata va eseguita senza mai incrociare le braccia, la presa deve essere salda e decisa.
Le cinture di sicurezza
Le cinture di serie danno buone garanzie in caso di urto frontale ma non sono adatte nell'impiego della pratica fuoristradistica, perchè non concepite in funzione del più frequente degli incidenti di questa attività, che è il ribaltamento; maggior sicurezza in questo caso è data dalle cinture a bretella con almeno 4 punti di attacco a sgancio rapido.
Particolare attenzione va rivolta all'installazione che deve essere eseguita da officine specializzate; le cinture devono essere ancorate al pianale mediante bulloni di adeguata portata che vanno sempre controflangiati.
Le cinture vanno regolate ben strette, devono bloccare il bacino ma non gravare troppo sulle spalle (eventualmente si possono usare delle imbottiture per le spalle che proteggano dalle continue sollecitazioni).
Purtroppo queste cinture non sono omologate per uso stradale e non devono sostituire quelle in dotazione.