Non avendo trovato nessuno che volesse "rischiare" di avventurarsi in Tunisia affidandosi solamente alle mie promesse, ma comunque deciso a tornare in Africa, ovvero nel Magreb, per tastare di persona il polso a questi paesi attualmente demonizzati dai media ed evitati dalla gran parte degli operatori turistici, mi sono aggregato al viaggio organizzato da Desartica.
L'Algeria, quale paese che si affaccia al Meditterraneo, ancora mi mancava, quindi l'occasione era ghiotta. Inoltre le autorità avevano dato il benestare al viaggio per il quale era stato richiesto l'invito, cosa questa assolutamente non scontata, quindi l'occasione era imperdibile.
Sono partito da solo, e senza conoscere nessuno dei partecipanti. E' stato un viaggio particolare anche sotto questo aspetto. Mi sono goduto ogni metro dei 7.000.000 di metri percorsi con il mio amato toyota. Ho dormito al suo interno ininterrottamente per 14 giorni, senza tante modifiche si è rivelato un appartamentino di tutto rispetto... ma naturalmente le maggiori soddisfazioni sono arrivate dove la pista si è fatta difficile ed insidiosa. Mai avuto un mezzo di tale affidabilità, prontezza e docilità, generosità e agilità, insomma l'80 è realmente un 4x4 perfettamente riuscito, ed il suo terreno è ovunque ci sia da faticare... tra le dune lo puoi paragonare solo ai suoi parenti più stretti.
Il viaggio è stato abbastanza duro anche per le lunghe trasferte su asfalto (2000 km andata ed altrettanti al ritorno) in Algeria abbiamo viaggiato incolonnati ed accompagnati dall'esercito ad una media di 80/85 kmh, insomma tre + tre giorni interminabili, attraversando aree petrolifere ricchissime, altipiani sassosi, aree desertiche con dune altissime che si stagliavano contro il cielo sempre azzurro. Solo nel profondo sud del paese, siamo stati lasciati liberi di andare per conto nostro (secondo un tragitto però concordato con le autorità) e siamo entrati nell'area desertica denominata Tadrart e caratterizzata dalla presenza di antiche catene montuose avvolte dalla sabbia. Si tratta della prosecuzione dell'Acacus libico in terra algerina. L'area è ricca di pitture rupestri e graffiti che testimoniano la presenza umana e sopratutto di vegetazione rigogliosa ed animali risalenti a circa 10-12000 anni fà. A quei tempi il deserto non c'era, bensì un'area ricca di acqua e vita come è ora l'Africa Nera.
In tutto abbiamo viaggiato 7 giorni, in totale e completa autonomia, percorrendo circa 7-800 km tra le dune e le montagne rocciose. Ognuno doveva avere scorta di cibo, acqua e carburante per l'intero tragitto. Per percorrere questi 700 km io ho consumato circa 150 lt di carburante... a €/litro 0.15 (15 centesimi) e circa due bottiglie di grappa! :-)
Purtroppo le autorità ci hanno negato un tratto di ulteriori 400 km di deserto, che avremo dovuto percorrere risalendo verso nord il paese, e per il quale avremmo avuto il permesso. Ma questa è l'Africa, quindi buon viso a cattivo gioco e rientro verso la Tunisia con ancora negli occhi la grandezza dei panorami che avevamo ammirato e dentro ai quali abbiamo "navigato" affidandoci ai nostri beneamati muli.
Ci sono avanzati un paio di giorni che abbiamo trascorso in Tunisia percorrendo la pista di Rommel e visitando alcuni paesini dimenticati dal resto del mondo e dai turisti che fino a qualche anno fà ogni tanto ci capitavano. Ovunque sorrisi e richieste di selfie, ci sentivamo come delle star del cinema sul tappeto rosso di Cannes :-)
Se qualcuno vi vuol far credere che viaggiare in quei posti sia più pericoloso che passare un Week End a Parigi oppure a Londra, lo fà perchè vuole fare della disinformazione, oppure perchè non ci è andato di persona...
Ciao a tutti e buona visione.
PS: queste saranno il 25% delle foto scattate.....
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missile Responsabile Moderazione
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clochardaggine Amministratore globale
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Titolo: Re: Algeria 2016 Ven 25 Nov 2016, 00:16
che spettacolo! [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] si può mettere sul sito?
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gigitoyota advanced
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Titolo: Re: Algeria 2016 Ven 25 Nov 2016, 07:29
Direi di sì, magari scartando i primi piani delle persone che non c'entrano col sito teamtoyota
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G5X Amministratore globale
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Titolo: Re: Algeria 2016 Ven 25 Nov 2016, 08:28
Buongiorno , foto molto belle con paesaggi mozza fiato. Pensare che vi fossero foreste ed una ricca fauna fa sempre un certo effetto se ci si sofferma a riflettere sulla natura e sugli sconvolgimenti che questa compie. Non da meno i disegni rupestri. Una storia affascinante da qualsiasi lato la si guardi. Noto che erano presenti un Hilux ed un J150 .... come sono andati?
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gigitoyota advanced
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Titolo: Re: Algeria 2016 Ven 25 Nov 2016, 09:17
L'hilux era un modello "africano" aspirato con gommatura 265/75x16". Guidato dall'autista tuareg del nostro accompagnatore/guida. Il 150 era di una partecipante fiorentina. Il mezzo era preparato sopratutto esteticamente, assetto ORAM ma purtroppo una gommatura 238/85x16 assolutamente inadeguata. Una macchina preparata da Totani in modo da dimenticare....
La guida tuareg evitava, se poteva, i passaggi più ostici facendo grandi deviazioni e aggiramenti per risparmiare il mezzo e le gomme. Comunque era esperto e sapeva quando e dove avrebbe potuto osare, quindi non ha mai avuto bisogno d'aiuto, anzi spesso raggiungeva, anche a piedi, i passaggi tecnici e ci aiutava con segnalazioni e indicazioni. Il 150 è un buon mezzo, se condotto bene.... ha dalla sua la potenza e l'agilità. Per contro aveva appunto una gommatura inadeguata ed una conduttrice a volteun pò indecisa sul dove mettere le ruote. I mezzi che hanno incontrato alcune difficoltà sono stati i Nissan veneti. Poca cavalleria e peso notevole dovuto allo stracarico di vini ed altro :-)
Tra gli 80 (presenti 4) solo uno si è piantato una volta durante una trasferta notturna in un terreno insidioso, apriva la fila e si è infilato a velocità troppo ridotta, con le gomme ancora dure, in un avallamento sabbioso e troppo soffice. Non c'era chance di uscirne senza una buona rincorsa. Noi che seguivamo da dietro, naturalmente abbiamo evitato la trappola.
L'Unimog è un elefante lento ma inesorabile su qualsiasi terreno, salvo che sulle salite ripide e troppo lunghe dove la rincorsa perde il suo effetto. Ma aveva l'impianto di sgonfiamento automatizzato, quindi impostava la pressiona a 0.5 bar e risaliva i dossi e le dune con le ridotte.
Il Mercedes G, con oltre 250CV, non aveva difficoltà salvo quando sgonfiava in ritardo. Anch'esso aveva l'impianto di sgonfiamento, ma se non sgonfiava per tempo il peso lo mandava ad affondare inesorabilmente.
Alle prime sabbie io ho abbassato la pressione a 1.2 bar, e non ho mai avuto problemi. Quasi sempre marce lunghe col centrale bloccato, salvo che sulle dune più ripide dove inserivo la terza/quarta ridotta e ci volavo sopra.... :-) C'è da dire che io ero abbastanza leggero, infatti viaggiando da solo non trasportavo grandi scorte e non avevo la tenda sul tetto. Solo 60 Lt d'acqua e 240 lt di gasolio. Questo ha reso la vita più semplice al mio mezzo. Un'altro 80 (quello rosso) trasportava tre persone a bordo con le relative vettovaglie e tende ed un frigo enorme...inoltre caricava 100 lt d'acqua e 290 lt di gasolio. Con l'impianto sgonfia/gonfia ed un buon manico, anch'esso volava. Alcuni passaggi rocciosi mi creavano dei problemi proprio per la paura di tagliare le gomme che da sgonfie offrivano la spalla morbida alle lame taglienti delle pietre aguzze. Questo sopratutto quando si presentavano delle rampe ripide e sassose da affrontare con decisione. La scelta della traiettoria era il più una scelta di intuito piuttosto che di una attenta valutazione.
Il sistema automatico di gonfia/sgonfia in quei casi sarebbe stato molto utile. Il Land Rover è andato alla grande, salvo aver dovuto stringere un cuscinetto del mozzo posteriore che si era allentato in mezzo ai sabbioni. Il suo conducente era esperto e sgamato.
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