...... eccolo
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]questo è il mulomissile
molti di voi già lo conoscono, alcuni hanno avuto la possibilità di provarlo; con Gina l'abbiamo acquistato nell'oramai lontano 2008, era ancora tutto originale, il precedente proprietario si era concesso solo i cerchioni in lega (originali Toyota) e il collaudo delle 265/70-15; veramente non aveva mai visto altro sterrato se non il vialetto del giardino, il contachilometri segnava 190.000; diventò nostro per 4.500€ (di cui 500€ per i cerchi in lega venduti a parte); prima di prenderlo ero un po' scettico, pensavo che il motore fosse piccolo per la mole della macchina, avevo già avuto un B.M.W. 728 che in salita faceva fatica a muovere i suoi 16q.li, invece Toyota ha fatto un buon lavoro, i cavalli sono pochini ma di buona razza, spingono fin da subito quasi come un diesel, a 3.000 r.p.m. da il meglio di se, spingere di più non ha senso, diventa pigro e si siede, meglio passare alla marcia successiva che sicuramente tirerà con vigore; un buon mulo da tiro insomma, proprio quel che si chiede in fuoristrada; su asfalto è un mezzo tranquillo, da guidare in relax, i cavalli ci sono ma non scalpitano, qualsiasi utilitaria accelera meglio, però danno la possibilità di viaggiare serenamente senza dover continuamente cambiare marcia, gustandosi i territori che si stanno attraversando.
Con gran preoccupazione di Gina però a me questo non bastava, volevo un mulo capace di portarmi ovunque ed è iniziata la mia sfida all'impossibile.
Dell'LJ70 (nostro primo fuoristrada) avevo sempre criticato la fragilità del motore e la cavalleria asfittica, per il resto lo trovavo ....... semplicemente
perfetto!Eccomi quindi impegnato a voler trasformare il mulo per provare con lui quelle esperienze e quelle sensazioni che il 70 era riuscito a trasfondermi.
Le prime uscite in fuoristrada furono disastrose, finalmente avevo a disposizione un motore degno di definirsi tale ma il mulo dimostrava tutti i limiti della sua scarsa luce da terra e dello sbalzo trooooooooooppooooooooooo lungo; considerando che non potevo lavorare sullo sbalzo per non perdere l'abitabilità del vano bagagli (dove eventualmente possiamo dormire); il primo passo è stato quello di cercare un assetto, la scelta del meccanico ricadde su un economico Ironman, che all'epoca non prevedeva la sostituzione delle molle a barra di torsione anteriori; non avevo esperienza di sospensioni indipendenti ed affidandomi al mecca mi ritrovai con un mezzo brutto da guidare sia su asfalto che fuori; tirare le molle per alzarlo davanti non è per niente una buona soluzione, peggiora la stabilità sul veloce, peggiora la trazione sul lento, serve solo a far bella figura sul marciapedi
davanti al bar (se il mulo vi serve per questo, senza alcuna spesa è la soluzione giusta)
Comunque il meccanico con quell'intervento era riuscito ad alzare la macchina di appena 5 miseri centimetri, assolutamente ininfluenti per i percorsi che affrontavo la domenica con gli amici e in più avevo perso capacità di trazione sui fondi non preparati; no, non eravamo sulla strada giusta.
Ecco allora arrivare altri 5cm da un bodylift; non fu facile realizzarlo, perchè richiedeva alcune modifiche, la più importante il manicotto fra debimetro e corpo farfallato, fatto poi artigianalmente in collaborazione con un amico fabbro
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Contemporaneamente arrivava un paraurti ARB (trovato usato) un winch (pure usato), un blocco Detroit al posteriore, molle Desertfox all'anteriore e ruote più consone (265/70-16 super trial della Lerma, comunque equivalenti alle 31")
A questo punto dovevo ancora risolvere il problema escursione all'anteriore ma non mi venivano idee e non trovavo soluzioni.
Messo il mulo alla prova, finalmente potevo muovermi liberamente sui terreni non preparati, il blocco sopperiva alle mancanze dell'avantreno ma sul veloce era facile mettersi su tre ruote (anche solo due un paio di volte
)
No, ancora non c'eravamo, gli ammo Ironman non riuscivano a contenere la spinta delle molle nuove; mi rivolsi alla siciliana Off Road City che mi propose i propri ammo Offtech:
soldi buttati alle ortiche, la macchina continuava a saltare come un canguro, senza cinture allacciate alla minima buca si picchiava la testa sul soffitto, su asfalto la sospensione lavorava continuamente facendo perdere e riacquistare aderenza alla gomma in appoggio, sembrava di essere in barca una bruttissima sensazione.
Nel frattempo ebbi modo di conoscere la fantastica comunità dei muli, che mi accolsero nella stalla in uno spirito di fratellanza che sopravvive ancora oggi come allora; molto ebbe anche il mulo da questo incontro, conobbi Salvo che mi suggerì gli spessori da mettere sotto alle testine dei trapezi e piano piano altre piccole modifiche di dettaglio.
Un po' di soldini messi da parte ed ecco arrivare 2 nuovi ammortizzatori fatti su misura per me dalla ORAP; avevo già avuto modo di provare i loro prodotti e come in precedenza, anche in questo caso la soddisfazione era ed è suprema; se volete un prodotto che vi soddisfi, non posso che raccomandarvi ai loro consigli.
Spinto dalla voglia continua di migliorare, volli provare delle gomme più grandi ed ecco arrivare le 235/85-16 extreme e le 7.50 in mescola termica, con queste rimarchiate 235/75-16 arrivarono anche gli aggiornamenti sulla Carta di Circolazione; adesso paraurti, winch e gomme 235/75-16 (e anche 235/70-16) sono "in regola".
Per quanto generoso però il 3VZ-E faceva fatica a muovere la massa della macchina con queste nuove ruote ed ecco il trapianto delle coppie coniche da un LN130 demolito, meglio ma ancora troppo lungo, la frizione non ce la faceva; messa una frizione nuova non cambiò il risultato, solo io riuscivo guidarla, chiunque altro si cimentasse rimaneva bloccato con la frizione surriscaldata che slittava inesorabilmente; giunsero allora un nuovo cambio trapiantato da un LN130 ed una frizione rinforzata; altra vittima dei gommoni (oltre al differenziale anteriore) i giunti omocinetici, sostituiti con altri rinforzati.
Altro problema creato dal motore è la frenata, che bisogna affidare completamente ai freni (con un diesel basta rilasciare il gas per rallentare sensibilmente), devo sostituire i pattini circa ogni 5/6.000Km, dieci volte più stesso che con un diesel; ulteriore problema tipico dei freni a tamburo è che non frenano se bagnati (ed io adoro i guadi)
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]ecco allora arrivare i freni a disco posteriori, per il momento con dischi Toyota e pinze del gruppo F.I.A.T. (ma è in progetto la sostituzione con altre più grandi Toyota e freno a mano a comando idraulico)
In questo racconto naturalmente ho dimenticato altri passi che riassumo qua: cancello portaruota cannibalizzato da una HiLux Surf inglese demolita a Lucca
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]distanziali da 30mm
impianto g.p.l. ad iniezione sequenziale
piastre da 8mm in duralluminio a protezione del motore e del serbatoio g.p.l.
impianto cb
asportazione dell'impianto a.c. che limitava il raffreddamento del motore e della moquette che altrimenti non permetteva lo smaltimento dell'acqua
sostituito tutte le lampadine con altre a led (poi son ritornato alle tradizionali H4 per incompatibilità con il circuito del 4Runner)
snorkel
paraurti posteriore artigianale (l'originale era rimasto attaccato ad uno scoglio scendendo in Isonzo durante un raduno Toyota)
In progetto ci sono un radiatore maggiorato con elettroventola e un cofano anteriore con griglia per evacuare l'aria calda, vorrei anche ritornare ad un assetto non rialzato al posteriore, in fuoristrada diventa superfluo visto che l'anteriore non si può alzare e che il bodylift associato alle gomme da 33" alza già a sufficienza la macchina, mentre blocco, winch e piastre bastano per togliersi dai guai in quasi qualsiasi situazione.
Se ho dimenticato ancora qualcosa, son sicuro che chi conosce il mulo saprà integrare la mia mancanza
Se avete qualche dubbio o vi serve qualche consiglio da chi ci è passato prima di voi, non avete che da chiedere