Inizio col ringraziare l'organizzazione per la passione profusa, per l'assistenza lungo il percorso e per l'ospitalità.
Ringrazio gli utenti del
TT4x4 (cameo, drago, GGtop, Gigi Toyota, maes, mujesan) e l'amico Stevo (che partecipando con la sua "cammella gialla" ha provveduto a ristorare le gole arse dalla sete)
L'avventura inizia con la partenza da casa, io davanti col camper e Gina che mi segue col Runner, eravamo quasi arrivati a Gorizia e Gina mi chiama per avvisarmi che abbiamo dimenticato a casa il sugo per la pasta: dovrò mangiare pasta col tonno colazione pranzo e cena per le prossime 4/5 settimane
Quindi a Gorizia come prima cosa mi precipito a comprare il necessario per rifarlo
Lascio Gina alle prese coi fornelli e vado all'appuntamento col
TEAM, trovo subito il drago, mujesan e maes, gli altri arrivano dopo alla spicciolata.
Ci siamo tutti, mancano Stevo che arriverà più tardi e cameo che lavorando arriverà solo all'ultimo istante prima della partenza.
Raggiungiamo Gina che sta spignattando e sistemiamo la tavolata (è una bella giornata e forse sarebbe stato meglio programmare un'alternativa per sistemare i tavoli al sole; faremo esperienza per il prossimo anno)
Arriva anche Stevo con delle deliziose bottiglie di sua produzione; Chardonnay, Cabernet Sauvignon ...... mmmmmmmmmmmmmmmmhhhhhhhhhh che nettare
Dopo aver spazzolato tortini di verdura, speck, salame, formaggio, la pasta al tonno di Gina, strudel, il sidro (originale basco gentilmente fornito da GGTop), birra, grappa, caffè, ammazzacaffè e non ricordo quanta altra roba, appesantiti e offuscati da cotanta zavorra ci rechiamo all'appuntamento per l'iscrizione
A me tocca il n°22 su un totale di 29 iscritti; road book alla mano ci arrampichiamo su per la
Selva del Ternovo (tristemente famosa per le epiche battaglie della Grande Guerra) fino a
Loqua, dove purtroppo l'itinerario originariamente previsto è stato deviato su altre strade per l'impraticabilità delle piste a causa del ghiaccio; lo staff del G.F.I. ci divide in gruppetti da tre equipaggi per rispettare il Codice della Strada che prevede piccoli gruppi sulla stessa strada sterrata.
Mi fermo a chiacchierare con Tiziano ma con le extreme è difficile ripartire in 2 w.d. e devo scendere a bloccare i mozzi; però la macchina non vuol saperne di ripartire, scendo di nuovo, ricontrollo eppure i mozzi son correttamente bloccati
comunque do gas e la macchina lentamente accelera prendendo velocità nonostante la leggera salita, prendo l'incrocio driftando e Gina mi chiede se ho inserito la trazione anteriore: uuuhhhh!!!!!! per forza! o no?
Concentrato sui mozzi, mi ero dimenticato la leva del ripartitore
Accelero per cercare di raggiungere il gruppo che nel frattempo è sparito dalla vista, il tratto in salita è infido, il fondo è ghiacciato e non c'è alcuna protezione che impedisca di scivolare nel dirupo a sinistra; una volta scollinato la situazione è migliore, il fondo è un misto di neve fango e ghiaia, rimescolati dal passaggio delle vetture che ci han preceduto, le extreme mordono bene e posso osare qualche staccata più potente ed affondare con più decisione sul gas; quando il fondo è di nuovo asfaltato è meglio rallentare, neve e ghiaccio son quasi scomparsi ma non voglio sorprese; ancora qualche centinaio di metri ed ecco il
TEAM fermo ad aspettarmi
Si svolta a sinistra e subito ci si ferma per un punto panoramico segnalato sul road book
Alla spicciolata si riparte, di nuovo sono rimasto indietro e do gas per raggiungere il gruppo; perdiamo una nota, Stevo prosegue per esser sicuri che non sia più "avanti" gli altri torniamo indietro per controllare se effettivamente abbiamo toppato un incrocio ...... ed in effetti ..... era un sentiero poco visibile e nessuno lo aveva notato, andiamo avanti per non intralciare ed aspettiamo Stevo appena possibile; nel ripartire rimango ancora una volta indietro e mi accodo ad un L.C. che mi rallenta; il
TEAM si ferma ad aspettare e quando lo raggiungo vedo Stevo con bottiglie e bicchieri in mano a bordo pista: mica posso lasciarli la da soli a bere no!?!?!?
chi non beve in compagnia.......
Ripartiamo di nuovo e seguo Stevo che decide di seguire il road book nella variante per chi arrivava prima delle 18.00 (son le 19.00
); comunque prima della meta troviamo il resto del
TEAM intento a godersi il panorama al tramonto ed assieme arriviamo alla meta
Per noi il primo giorno del raduno è finito, abbiamo scelto un'altra location per la cena e abbiamo 50 chilometri davanti per tornare a Gorizia.
Cameo sceglierà di rimanere con Ales e Stevo invece deve ritornare a casa presto, le vigne lo aspettano al lavoro domattina all'alba, il resto del
TEAM si accoda al mio paraurti posteriore, dobbiamo raggiungere l'hotel Sabotino a Nova Gorica, lo stesso che ci aveva ospitato lo scorso anno.
Una volta sul posto decido di lasciare Cleo in macchina perchè non sta bene e preferisco stia tranquilla in un luogo familiare.
GGTop è perplesso trova il luogo troppo "lussuoso" ma lo convinco che è solo apparenza, ci vado dai primi anni 80 e mi son sempre trovato bene sia per qualità che per prezzi; l'ho convinto
Vorrà addirittura cimentarsi nel menù del soldato, quello che, per abbondanza di portate, lo scorso anno aveva messo in crisi Dino che aveva dovuto condividere la sua cena per l'impossibilità ad ingurgitare tutto; 'stavolta la battaglia invece sarà vinta, Marco spazzolerà il menù dalla prima all'ultima portata tenendo alto il nome del
TEAM Non ricordo cos'han preso gli altri, io mi son dato da fare a far fuori una ljublijanska formato lenzuolo con montagna di patatine fritte, due birre grandi, 1/2 porzione di strucchi alle noci, caffè e 1/2 grappa, Gina una terrina di insalata a buffet ed una tagliata, acqua, caffè, e l'altra metà degli strucchi e della grappa, ho visto i camerieri correre avanti indietro con bicchieri e portate e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser .........
Come il solito anche il conto non sarà una sorpresa, meno di 19€ a testa
Siamo tutti stanchi e appesantiti dalle libagioni, GGTop deve andare a casa e deve fare altri 30 chilometri; gli altri, chi in albergo, noi in camper siamo per fortuna vicini; Cleo sta ancora male
e ha sporcato in macchina, meno male che non l'abbiamo portata in ristorante.
Ci salutiamo e ci diamo appuntamento al mattino per la colazione, buona notte e buona digestione
La sveglia suona all'alba ma la voglia di ritrovare gli amici è tanta e ci alziamo volentieri, andiamo all'Internazionale a far colazione, troviamo già alzato il drago e subito arrivano anche gli altri, si chiacchiera un po' in attesa del road book; tocca a Gina far da apripista, salendo il Collio teme di aver sbagliato, gli altri dicono di no, siamo sul percorso e lasciamo andare avanti mujesan, farà lui strada per un po'; un primo guadino viene superato brillantemente, do un po' di gas per affrontare la successiva rampa in ripida salita per non dover inserire l'anteriore o le marce ridotte, ci si arrampica per uno stretto sentiero fra i rami bassi, davanti a me un L.C. 200 ben preparato con tenda sul tetto sfiora gli alberi mettendo a rischio il telo di copertura dell'air camping.
Il percorso si snoda fra i vigneti del Collio, del Cormonese, sfiora l'Ara Pacis di Medea (peccato non esserci passati davanti); siamo sul tracciato già da un paio d'ore, urge una sosta "tecnica", Gigi apre la "dispensa" ed ecco comparire speck e Teroldego, maes stappa un frizzantino bianco e mette sul tavolo un tortino salato, mujesan ha il pane, formaggio ed un altro tortino salato, salta fuori un salame, bicchieri ...... in pochi istanti siamo tutti impegnati a far lavorare le mandibole e a farci i complimenti per la bontà dei prodotti
Ripartiamo e quasi subito il road book ci porta sul greto del Torre; il Runner fatica in prima lunga e 2 w.d. sulla ghiaia cedevole, decido di proseguire un po' più veloce sul fianco del resto del
TEAM; prendendo velocità, la macchina galleggia e posso allungare le marce; arriviamo al primo guado, metto la seconda ridotta e seguo Gigi con una traiettoria spostata sulla sua destra, mi fermo ma non riesco a far foto perchè anche gli altri han già tutti attraversato, però chiedo se qualcuno può farmene se ritorno in acqua; il primo passaggio era andato liscio in seconda, provo a vedere se con maggior velocità riesco a farlo in terza marcia ma come prevedibile l'acqua rallenta la velocità e perdo l'abbrivio, nel cambiare marcia ovviamente la macchina si ferma e riparto in prima, prendo velocità risalendo l'argine, metto la seconda e con una breve rincorsa mi rituffo nel torrente; riprendiamo la strada sul greto zigzagando per schivare buche ed ostacoli, con l'aumentare della velocità posso ritornare in funzione 2 w.d. e snocciolare le marce in salita, ogni tanto devo rallentare perchè non ho visuale del fondo stradale e non so cosa posso trovare davanti alle ruote, quando rallento la macchina affonda e fa fatica ad avanzare ma arrivo al secondo guado senza far ricorso alle marce ridotte.
Ci fermiamo per vedere dove attraversare, dall'altra parte son ancora alcune macchine schierate dopo aver scattato una foto di gruppo, (noi siamo come sempre in ritardo); inserisco le ridotte e con la seconda marcia mi lancio in acqua scendendo l'argine, il livello dell'acqua è un po' più alto di prima e il fondo è più cedevole, il Runner perde velocità e devo premere la frizione per non far spegnere il motore, son arrivato quasi in prossimità dell'argine, quindi in leggera salita e davanti alle ruote si è verosimilmente accumulata ghiaia, inutile tentare di ripartire subito in avanti e faccio un mezzo metro in retromarcia per la rincorsa, evito anche di uscire perpendicolare per la massima pendenza e scelgo una traiettoria in diagonale, parto dolcemente cercando subito la massima aderenza per poter accelerare, prendo velocità e comincio a risalire l'argine, quando un "pedone" avanza vero il fiume togliendomi la traiettoria prescelta
; non mi fido a svoltare a destra perchè se questi si ferma mi blocca e non so se riparto, se vado dritto lo stendo, quindi piego a sinistra ridiscendendo l'argine per aggirarlo ma "lui" imperterrito avanza continuando a stare davanti al Runner e costringendomi ad un semicerchio (ancora qualche suo passo e devo tornare in acqua)
; per fortuna riesco a tagliargli io la strada e riprendere la risalita dopo averlo affiancato; tiro un sospiro di sollievo e mi affianco alle altre Toyota che ancora sono ferme dopo la foto di gruppo
Gli equipaggi continuano il percorso allontanandosi alla spicciolata
Il road book ci riporta verso Gorizia, arriviamo sullo stradone della Mainizza e quindi a destra ad affrontare i pistini allagati lungo il fiume Isonzo; troviamo Marino a far viabilità, scambiamo con lui qualche battuta e mentre parla con noi non si accorge che indietreggiando affonda un piede nel fango che gli imprigiona la scarpa
Affronto i pistini in 2 w.d., gli organizzatori han scelto un percorso facile, scenografico, con tanta acqua ma su fondo solido, provo a zigzagare fra le varianti ma non riesco a mettere in difficoltà la trazione
Usciamo dai pistini ed attraversiamo l'Isonzo sul ponte "ragazzi del 99", Gigi fa strada, gli è tanto piaciuto il ponte che percorre la rotonda per intero, riimbocca il ponte in senso contrario per poi ripercorrerlo per la terza volta
Conosco una scorciatoia ed abbandono il gruppo per arrivare dritto alla fine del percorso (hotel Internazionale) dove ci aspetta il rinfresco.
Caraffe di vino e bottigliette d'acqua son li a disposizione (self service) per alleviare la sete dei partecipanti; siamo tutti in attesa del gulasch di cinghiale per cui il costo del raduno è lievitato da 50€ a 60€
Il pranzo è una delusione, cucinato male, senza sale e puzza, per mangiare la carne devo scolare bene il sugo che sa di grasso rancido
Gina e tanti altri non son proprio riusciti a mangiarlo: 10€ proprio buttati via!
Ci consoliamo comunque con altri bicchieri di buon vino
Arriva anche il momento tanto atteso delle premiazioni:
Inaugurano la serie i "piccoli" e per il
TEAM si fa avanti il piccolo mujesan
Quindi tocca al drago, al terzo posto fra quelli giunti da più lontano
A Marino spetta il premio per la solerzia nell'assistenza (la scarpa è rimasta nel fango
)
Al Presidente il premio per la mole di lavoro che svolge nell'ombra senza mai farsi notare
Ed ecco un altro premio per il
TEAM: a cameo la coppa per la Toyota più piccola
Bella questa serie J7
Vista la fame rimasta dopo il pranzo a base di cinghiale il
TEAM si sposta verso il camper, dove come per magia compaiono di nuovo salami, formaggi, speck, dolci e beveraggi vari; il tempo vola, Gina è stanca e si accomiata, anche gli altri però si rendono conto che hanno tanta strada davanti e aiutano a sbaraccare la tavolata, ci salutiamo con un po' di tristezza ma soddisfatti per i bei momenti trascorsi assieme e con la promessa di essere tutti di nuovo presenti per la prossima edizione; ciao amici miei
grazie per aver partecipato