Venerdì mi chiamava il Tico per avvisarmi che si trovava in zona e che avrebbe avuto piacere di passare a trovarmi; la sera stessa, un gruppo di "amici" del Nord-Est 4x4 pubblicava un annuncio per trovare partecipanti ad una gita sulla neve e ....... 2+2 fa sempre 4
Appuntamento a Gorizia per sabato mattina alle 09.30; la sveglia è di buon auspicio
Arriviamo all'appuntamento, la macchina di Tico è già parcheggiata; in realtà gli amici son virtuali e di persona non li conosco; in loco si trovano contemporaneamente due gruppi e si fa fatica a capire chi sta con chi
ma piano piano la matassa si dipana: partono gli "altri", quelli che rimangono siamo "noi"
Partiamo anche noi, la prima tappa è per il rifornimento dei mezzi che non hanno carburante sufficiente
Quindi incolonnati si arriva a Lokve
Gina vuol fare 4 passi
e cosa accade
SEMPRE quando Gina va sulla neve?
trova una buca e vi finisce dentro
'stavolta però anc'hio ..... poco male posso inquadrare la colonna dal basso
piano piano trovo come risalire a livello strada
Intanto i 4x4 permanenti approfittano per far conoscenza e giocare
La colonna lascia l'asfalto e s'inerpica verso le cime innevate, la strada è battuta e la salita "facile"
In vetta il panorama è mozzafiato
Riprendiamo il cammino, Max è felice
..... e giungiamo presso la baita dove è stato prenotato il pranzo
La strada è stata preparata solo fino alla baita, oltre la neve è vergine e mette in difficoltà chi vuole andare a parcheggiare oltre ma si sa che del sano esercizio fisico stimola l'appetito e quindi i mezzi più preparati (o meglio ritenuti tali) vanno alla conquista del piazzale sul retro; ci vorrà un'oretta di epiche battaglie per vincere la guerra e sistemare a dovere i mezzi dei "valorosi guerrieri"; io e Tico con macchine basse lasciamo la pugna agli altri e parcheggiamo dove la neve è stata battuta e così arriviamo per primi agli aperitivi ed agli antipasti
Grappa, pane e salame saranno la ricompensa
Arrivano anche i prodi guerrieri esaltati dalla vittoria contro l'infido e malvagio parcheggio e a quel punto fiumi di vino, calde minestre, profumate salsicce, fumanti stinchetti e gulasch speziati iniziano a far capolino sulle tavole imbandite; le vivande sono abbondanti per la gioia dei pelosoni che raccattano gli avanzi.
Finite le libagioni per i più piccoli c'è il "rompete le righe" e i pelosoni sopportano con santa pazienza
Dolce, caffè, grappe e si esce a prender aria prima di riprendere la strada
Il "boss" assicura che nonostante il sentiero non sia stato preparato la colonna può proseguire senza troppe difficoltà; Tico ha gomme di piccole dimensioni e spancia fin da subito, qualche minuto al lavoro con le pale e partiamo anche noi dietro a lui a chiudere la colonna; i gommoni dei primi scavano profondi canali, Tico fa da spazzaneve e spesso si blocca spanciato, io procedo comunque a fatica ma grazie al peso favorevole riesco a galleggiare; ogni tanto chi apre la pista si pianta e la colonna si ferma
Tico incontra difficoltà sempre maggiori; chi precede scava solchi profondi che tirano le macchine di chi segue fuori dal tracciato; la cellula nel cassone pesa troppo e le ruote posteriori del pick-up scivolano continuamente verso il basso senza seguire quelle anteriori e la macchina procede spesso di traverso, con il risultato che affrontando una curva il cassone sporge oltre la carreggiata e va ad impattare contro un grosso faggio (credo che se non ci fosse stato l'albero la macchina sarebbe uscita di strada finendo nel fosso, le ruote erano oramai ad un pelo dal bordo strada e la pendenza laterale sensibile); per fortuna la cellula si è rivelata molto robusta e non ha apparentemente risentito della botta, dell'urto rimane solo della corteccia appiccicata alla vernice
Questo evento però consiglia di agganciare Tico al patrolone davanti con l'effetto di limitare gli intraversamenti
Dopo molti chilometri e con il buio incipiente, in fondo ad un tratto discesa la colonna viene fermata da un muro di neve, questa volta invalicabile
La decisione può essere una sola: invertire il senso di marcia; un grosso problema sarà girare Tico; lo slargo c'è ma è limitato e va "preparato", bisognerà girare uno alla volta con notevole spendita di tempo; qualcuno davanti gira con grande difficoltà fuori strada ma intanto guadagna tempo, io faccio lo stesso tornando in retromarcia ad uno slargo in cima alla discesa appena affrontata, avrò comunque bisogno di spalare tanta neve per riuscire nella manovra ma .... tant'è.
Finisco di girarmi circa nello stesso tempo che era stato necessario per invertire la marcia di Tico ma ora si pone il problema di rimettere il patrolone davanti per il traino (un Defender con blocchi non riesce nell'intento, ha gomme da fango inidonee e poco motore); nemmeno il patrolone da solo ci riuscirà ne serviranno due e dovranno aiutarsi col winch, i grilli e i ganci di recupero ne usciranno tutti piegati; io intanto per non intralciare mi ero spostato più avanti fino a trovare uno slargo, dove aspetterò più di un'ora per veder arrivare il treno ma siamo vicini alla baita del pranzo e alla strada preparata; sganciamo Tico che può procedere in autonomia; Tico arriva troppo veloce su una curva, sbanda e Ugo provvidenzialmente scivola sul pedale dell'acceleratore, questo farà raddrizzare la macchina senza danni ....... quando si dice guidare come un cane
(dovrò insegnare queste tecniche anche a Max
)
A valle ci fermiamo per i saluti; gli "altri" hanno un appuntamento per cena a Gorizia, noi invece saremmo già a metà strada per casa e decidiamo con Tico di andare a cena vicino a casa mia, così Tico potrà passare la notte da noi.
E' stata una giornata ricca di emozioni, che lascerà un ricordo indelebile, un esempio di solidarfietà e collaborazione come dovrebbe essere fra chi condivide la stessa passione; un caloroso ringraziamento va agli amici del Nord-Est 4x4 che l'han resa possibile; ciao muloni, alla prossima