L'iscrizione costa 60€ e comprenderà il roadbook e la cena, lungo il percorso ci saranno dei punti ristoro ma le consumazioni (facoltative) saranno pagamento; mi pare una buona formula, economica l'iscrizione e i partecipanti possono scegliere se e quanto spendere per mangiare e bere; ai punti ristoro ci saranno delle prove di abilità ma nessuno ci avvisa e lo scopriremo solo dopo, 20 vincitori saranno premiati dopo cena.
I percorsi sono tre: facile, impegnativo e impegnativo per veicoli con catene montate; io non posso scegliere, con il mansardato son obbligato al percorso riservato ai s.u.v. (che sarà comunque suggestivo ed impegnativo il giusto)
Alla partenza il primo disguido con l'organizzazione, nessuno parla italiano e in inglese mi spiegano che subito dopo la partenza (a 100 metri circa) c'è un passaggio che forse non riuscirò a superare per il mio modesto angolo d'uscita (e già si sbagliano perchè l'ostacolo è una brusca variazione di pendenza in discesa che va superato con un buon angolo di dosso, l'angolo di uscita non centra nulla), mentre subito dopo trovo una curva stretta a sinistra che supero svoltando a destra e percorrendo pochi metri in retromarcia fino ad un largo tornante dove riesco a invertire la marcia agevolmente.
Il percorso continua per stradine secondarie asfaltate (ghiacciate o innevate); Gina ha un bel da fare con le note, son tutte più "corte" di un 10% circa (misuro le distanze col navigatore g.p.s.)
I miei amici sono sul percorso hard (senza catene) e li rincontriamo al primo ristoro; le vetture si ammucchiano, è prevista una prova di guida cronometrata su un percorso accidentato ma non posso percorrerlo col camper, non m'interessa consumare bibite o cibo e riprendo la strada, è difficile uscire dal ristoro, le macchine son sempre più numerose in uno spazio ristretto (141 iscritti)
Piano piano guadagno lo spazio aperto e le prime note, 'stavolta per complicare il navigatore gli errori non sono più fissi al 10% ma variabili da zero a 20% (se ne lamenteranno tutti); toppo un paio di note e devo ritornare indietro e ricominciare arrivano anche gli amici e decidiamo di fare un pezzo di percorso hard seguendo loro, fin'ora anche il loro percorso è stato facile
Ci avevano già avvisato e constatiamo che diverse volte il percorso s'incrocia con chi è in un altro punto del roadbook e non sappiamo mai se siamo "giusti" o se dovremmo andare dove vanno gli altri
; siamo obbligati a fidarci ciecamente dei nostri copiloti e dobbiamo seguire le loro indicazioni; dove il nostro roadbook si separa da quello hard seguiamo gli amici sul loro itinerario ma dopo pochi chilometri un addetto ci ferma perchè c'è un passaggio in una conca dove servono marce ridotte e buoni angoli di attacco ed uscita, decidiamo di fermarci in una stradina ed aspettare che passino tutti per poi tornare indietro sul nostro tracciato, è mezzogiorno.
Ogni tanto la fila di macchine in attesa sul percorso si assottiglia al numero di tre o quattro e mi fa sperare di poter ripartire per tornare indietro, altre volte si riallunga a venti o più, quando qualcuno si blocca sul passaggio, l'organizzazione ferma la colonna in attesa fino allo sgombero della pista
Mando Gina a fermare chi arriva sullo slargo più vicino, ritorna dicendo che nessuno la capisce, la riaccompagno allo slargo e parlo con uno in attesa, pregandolo di non andare avanti finchè non arrivo io col camper
Son le 14.00 quando ho strada libera e torno indietro, ringrazio chi mi ha aspettato e faccio passare tutta la colonna, adesso la strada è libera fin dove si riesce a vedere; affronto una ripida salita di neve ghiacciata e poco più avanti ci sono una decina di macchine ferme con i conducenti intenti a cazzeggiare fra loro, dietro a loro la strada pubblica "larga"
"Loro" sostengono che devo tornare indietro io perchè son solo e loro in tanti, io ribatto che dietro di me c'è una ripida discesa ghiacciata che non intendo assolutamente percorrere in retromarcia e che non è colpa mia se non han seguito il resto del convoglio fermandosi in un punto stretto.
Insistono loro e gli faccio presente che sopra alla mia testa ho una mansarda per dormire e in coda una cucina, posso rimanere la con tutti i confort fino a sera
"Decidono" che per loro è più conveniente farmi avanzare
Torno sul "mio" roadbook dove c'è un ristoro e dove stanno arrivando quelli che erano appena passati per il passaggio che mi aveva bloccato due ore, prendo un caffè e mi dicono che c'è una prova di abilità: bisogna martellare un chiodo
o.k. ma chi vince? una sola martellata chi affonda di più? quante martellate per affondarlo tutto? Lo capirò dopo ma bisogna affondarlo nel più breve tempo possibile, indifferentemente con quante martellate (bisognava colpirlo con la penna del martello); io abituato allo stesso gioco 50 anni prima, pensavo che misurassero l'affondo con una sola martellata, quindo mi ero preso tempo per misurare il colpo, poi mi invitano a continuare, quindi penso che devono contare i colpi per l'affondamento e di nuovo con calma misuro tutti i colpi, alla fine ho visto che cronometravano ma per quanto son stato lento avrebbero dovuto usare il calendario
Bon, chi se ne frega, non sono in cerca di premi, voglio solo guidare in mezzo alla neve e divertirmi.
Devo attraversare una stalla, passaggio stretto e basso ma fattibile, esco su un sentiero di campagna e trovo un primo albero sporgente, i rami son sottili e sfregano sulla fiancata senza far danni, curvo a sinistra e trovo un altro albero ma 'stavolta i rami son grossi, sicuramente farei danni; qualcuno nel frattempo deve aver avuto lo stesso pensiero e vedo arrivare di corsa uno con la motosega, nel frattempo, due dell'organizzazione, credo le macchine scopa (dove cavolo stavano prima quando ne avevo bisogno); salgono in senso contrario e mi ritrovo di nuovo bloccato; vorrebbero che ripassassi nella stalla in retromarcia; 'sti qua son pazzi!
c'è neve fresca alta a destra, al massimo mi c'infilo sperando che rimanga abbastanza spazio per passare loro, di più non son disposto a fare e così passiamo.
Proseguo ed incontro uno che mi dice che sto andando in direzione sbagliata ma arrivano altri: abbiamo sbagliato tutti? e poi "lui" è sul percorso hard, io sul "facile", ci sta che abbiamo note diverse; proseguiamo lungo un ripido sentiero in salita e tutti svoltiamo a sinistra dove veniamo fermati da un cumulo di neve che blocca la strada; forse aveva ragione quello di prima?
Torniamo tutti alla nota precedente, incrociamo gli stessi con cui avevo discusso prima, mi mandano a quel paese
con gestacci irripetibili ma almeno qua ci siamo incrociati col prato a lato dove poter divagare; alla nota precedente girano anche quelli che avevano sbagliato con me e tutti ripartiamo; trovo l'errore: la prossima nota è "lunga" e avevamo saltato un incrocio anche perchè l'alternativa era bloccata dalla neve alta e quello che a tutti sembrava un tornante era in realtà la nota dell'incrocio dove svoltare a sinistra e l'incrocio successivo era già la nota dopo dove svoltare a destra (in questo frangente ho scoperto, con piacere, di riuscire a girare più stretto di un Ford Ranger
)
Proseguendo siamo incappati in una nota molto lunga da circa 3 chilometri e quasi alla fine ci siamo ritrovati in diversi a non capire se la strada principale (quella su cui proseguire) svoltava a destra o a sinistra, nel consultarmi con Gina ad entrambi passava di mente quanti metri mancavano alla nota successiva e quindi era inutile proseguire in alcuna direzione senza sapere per quanto; tornavamo indietro e riprendevamo la strada, ovviamente ci si ripresentava il dilemma e svoltavamo dalla parte sbagliata ma accortisi dell'errore ritornando indietro bastava calcolare la rimanenza dalla parte opposta.
Proseguendo incontravamo tanti altri punti con differenze del 20% sulla distanza reale che su tratti lunghi si traducevano in differenze fino a 5/600 metri: un'enormità! .... e l'errore non era mai uguale!
In definitiva però abbiamo percorso fra percorso reale ed errori circa 120 chilometri per sentieri innevati e ghiacciati che richiedevano un mezzo ben gommato e attenzione nella guida, con passaggi molto impegnativi e appaganti fra paesaggi stupendi
Alla fine è stato anche suggestivo vedere 3/400 persone riunite in una enorme sala a mangiare, bere e confrontarsi sull'esperienza trascorsa
La cena a buffet è stata ottima, variegata con tanta scelta di pietanze e veramente abbondante.
Altra nota negativa all'organizzazione e al discorso finale con le premiazioni: nemmeno un accenno a chi era venuto da lontano o ai club stranieri che avevano portato le proprie vetture a questa manifestazione
Arrivava quindi anche il momento dei saluti, i nostri amici non potevano mettersi in viaggio per il ritorno dopo una giornata così intensa e ci salutavamo la, loro tornavano nei rispettivi alberghi mentre noi avvicinandoci a casa avremmo deciso dove fermarci per la notte
Senza fretta ripercorrevamo la strada del giorno prima fino ai Tauri, poi avremmo deviato a est sulla strada per Bad Kleinchirkheim; una cosa ci ha impressionato lungo il percorso: senza grandi variazioni altimetriche della strada, ogni pochi chilometri si alternavano temperature esterne che andavano da -3° a -22°
Prima di affrontare la salita verso il Turracher Hohe abbiamo avvistato un vasto incendio boschivo e molti mezzi dei Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento; in cima al passo, oramai a mezzanotte ci siamo fermati per dormire in un parcheggio con vista sul lago ghiacciato